Socially Acceptable BioRobotics Systems for assisted living applications Sistemi BioRobotici per l’assistenza nella vita quotidiana
Filippo Cavallo
Istituto di BioRobotica, Scuola Superiore Sant’Anna Filippo.cavallo@santannapisa.it
Negli ultimi anni, la ricerca sulle tecnologie robotiche ha avuto un rapido sviluppo, coinvolgendo diversi settori, tra cui la sanità, il manifatturiero, l’agricoltura, il biomedicale, i trasporti, ecc.
Oggi è sempre più consueto assistere a scenari di vita quotidiana in casa, in ambienti pubblici, al lavoro, in cui l’utilizzo di robot in grado di assistere o collaborare con l’uomo è sempre più una realtà. In ambiente domestico, per esempio, i robot per la pulizia del pavimento o per la cucina rappresentano un buon mercato di prodotti innovativi e largamente distribuiti. Ugualmente, in ambito sanitario, i robot per la logistica ospedaliera o per interventi chirurgici sono ormai una realtà consolidata nelle principali aziende ospedaliere.
Nonostante il successo della robotica in alcuni settori, tuttavia la ricerca ha molto altro ancora da sviluppare e migliorare, al fine di progettare robot in grado interagire in modo più “umano” con gli utenti, di manipolare oggetti di varie dimensioni e di imparare dall’esperienza e adattarsi a vari tipi di funzioni.
Un altro trend di ricerca nel settore robotico è, oggigiorno, quello di integrare robot, Internet delle Cose e Intelligenza Artificiale, al fine di facilitare lo sviluppo di capacità avanzate per i robot e di sfruttare al massimo l’enorme disponibilità di dati di sensori distribuiti nell’ambiente. Questo sta portando a sviluppare nuove frontiere nell’interazione uomo macchina, approcciando robot collaborativi e cognitivamente attivi.
Questa presentazione mira a presentare i principali risultati raggiunti nel nostro laboratorio di Assistive Robotics (Scuola Superiore Sant’Anna, Italia), nello sviluppo di soluzioni Social Robotics, integrate con sensori indossabili e ambientali, per fornire servizi utili ai cittadini, in particolare nel caso di neurodegenerative malattie, fragilità cognitiva e applicazioni per industria 4.0.